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23 Mag 2016 / Prodotti Ittici

Un buon piatto a base di pesce fresco prevede, oltre alla preparazione con metodo di cottura ed abbinamenti enogastronomici ideali, una buona conservazione subito dopo l'acquisto.

Per preservare tutti i nutrienti contenuti all'interno del pesce, che lo rendono fonte preziosa di proteine, vitamine e sali minerali ed evitare il naturale processo di degradazione è opportuno seguire alcune basilari regole di conservazione dal punto di vista igienico.

Al momento dell'acquisto, se il pesce non viene consumato entro le prime 24 ore, è importante procedere con la cosiddetta refrigerazione casalinga o congelazione. In entrambi i casi, prima di conservarlo, il pesce va eviscerato, desquamato e lavato sotto l'acqua corrente.

Refrigerazione e Congelazione: Quali sono le Differenze?

A questo punto, per il processo di refrigerazione, il pesce va riposto in un contenitore forato, con copertura di ghiaccio e conservazione a 0° C; o in alternativa scolato, asciugato e riposto nella parte bassa del frigorifero, coperto da pellicola alimentare.

Per il processo di congelazione, invece, il pesce va riposto nei classici sacchetti gelo o in contenitori di vetro (non in quelli di plastica), congelato non oltre i -18° C e conservato dai tre agli otto mesi, in base al tipo di pesce e alle dimensioni.



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