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08 Set 2016 / Prodotti Ittici

Mangiare pesce per mantenere giovane e attivo il cervello? Pare proprio di sì.

Stando alle ricerche condotte da team scientifici appartenenti all'università olandese di Wageningen e al Medical Center della Rush University di Chicago, consumare pesce fa bene agli anziani.

Il motivo? La presenza dell'acido grasso polinsaturo Omega 3, che favorirebbe il ricambio delle cellule cerebrali.

Pesce e anziani: la scienza è dalla loro parte

Il cervello, come ogni organo del nostro corpo, è soggetto a deperimento con il trascorrere degli anni. Una verità scientifica che ha spinto alcune delle università di maggior prestigio mondiale a domandarsi: è possibile mantenere giovani le cellule cerebrali sfruttando una delle tante risorse di Madre Natura? Risposta affermativa: il pesce azzurro (come ad esempio il tonno, il merluzzo ed il salmone) contiene Omega 3, ovvero una sostanza che va ad agire sul ricambio cellulare e che permette agli anziani di poter mantenere una lucidità maggiore anche in età avanzata.

Il pesce fa bene agli anziani: la ricerca

L'importanza del pesce trascende l'età, ma può rivelarsi un ottimo viatico per gli anziani, perché in grado di migliorare sensibilmente il loro stile di vita.

Le ricerche condotte dalle due università succitate, hanno dimostrato che il pesce favorisce il mantenimento delle capacità cognitive degli anziani, consentendogli un maggiore equilibrio ed una prontezza migliore a livello di ragionamento.

Lo studio è stato condotto coinvolgendo circa 900 individui over-80, ai quali è stato servito del pesce almeno una volta a settimana nell'arco di 5 anni. Gli esami diagnostici effettuati al termine dell'esperimento hanno evidenziato un rallentamento del deperimento cognitivo in questi soggetti.


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