La profonda sensazione di benessere, il senso di quiete oltre al colore dorato impresso sulla carnagione, sono una gradevole rimembranza che accompagna e consola in prossimità dei lunghi mesi invernali.
Ecco, dunque, sorgere spontanea una domanda: come conservare i benefici dell'estate? Stando ad alcuni autorevoli studi condotti dalla Cornell University di New York, è emerso in modo inconfutabile, che il pesce risulta essere un alimento d'elezione nel mantenimento del tono psicofisico acquisito durante il periodo estivo. Consumarne diverse volte a settimana rappresenta oltre a una sana scelta alimentare, un incremento significativo in termini di proteine, minerali e vitamine di elevata qualità. Ricco di acidi grassi polinsaturi, omega-3 di comprovate proprietà benefiche, è un autentico toccasana per vista, carnagione, muscoli, scheletro poiché possiede un elevato contenuto di calcio.
Oltre a quanto detto sin ora, esistono poi testimonianze e chicche storiche riguardo alla sua bontà e salubrità.
Gli antichi romani e "il pesce a domicilio"
Lucio Locullo (I II sec. a.C.) secondo Varrone celebre oratore dell'epoca, fece perforare un'altura in modo che l'acqua di mare potesse fluire nelle piscine della sua nobile dimora o Domus, portando così un prezioso carico di pesce da consumare fresco ogni giorno!
Pesce anche nell'aldilà per l'antico Egitto
Nell'antico Egitto, il pesce costituiva l'alimentazione e il sostentamento principale della classe media, insieme ai cereali. Gli egiziani che ne conoscevano il grande valore nutritivo, lo ponevano essiccato in orci di terracotta nei corredi funerari di dignitari e re, affinché se ne cibassero nell'aldilà.