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12 Ott 2016 / Prodotti Ittici

Trascorsa l’estate, sulla pelle resta ancora un velo ambrato di abbronzatura, che ricorda e fa assaporare le belle giornate trascorse in riva al mare.

La profonda sensazione di benessere, il senso di quiete oltre al colore dorato impresso sulla carnagione, sono una gradevole rimembranza che accompagna e consola in prossimità dei lunghi mesi invernali.

Ecco, dunque, sorgere spontanea una domanda: come conservare i benefici dell'estate? Stando ad alcuni autorevoli studi condotti dalla Cornell University di New York, è emerso in modo inconfutabile, che il pesce risulta essere un alimento d'elezione nel mantenimento del tono psicofisico acquisito durante il periodo estivo. Consumarne diverse volte a settimana rappresenta oltre a una sana scelta alimentare, un incremento significativo in termini di proteine, minerali e vitamine di elevata qualità. Ricco di acidi grassi polinsaturi, omega-3 di comprovate proprietà benefiche, è un autentico toccasana per vista, carnagione, muscoli, scheletro poiché possiede un elevato contenuto di calcio.

Oltre a quanto detto sin ora, esistono poi testimonianze e chicche storiche riguardo alla sua bontà e salubrità.

Gli antichi romani e "il pesce a domicilio"

Lucio Locullo (I II sec. a.C.) secondo Varrone celebre oratore dell'epoca, fece perforare un'altura in modo che l'acqua di mare potesse fluire nelle piscine della sua nobile dimora o Domus, portando così un prezioso carico di pesce da consumare fresco ogni giorno!

Pesce anche nell'aldilà per l'antico Egitto

Nell'antico Egitto, il pesce costituiva l'alimentazione e il sostentamento principale della classe media, insieme ai cereali. Gli egiziani che ne conoscevano il grande valore nutritivo, lo ponevano essiccato in orci di terracotta nei corredi funerari di dignitari e re, affinché se ne cibassero nell'aldilà.


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