Si tratta di un semplice brodo, con al suo interno diversi scarti e residui di pesci di vario genere. Scopriamo insieme perché si chiama così e quali sono i segreti per un risultato impeccabile!
Fumetto di pesce: cos'è e perché si chiama così
Prima di dare una definizione precisa sul fumetto di pesce, è necessario sapere perché si chiami così. Il brodo deve essere portato fino a una temperatura di circa 90°C, ma non deve bollire. Piuttosto, deve far uscire il fumo.
Quindi, durante tutto l'arco di tempo relativo alla cottura, il brodo non deve essere mai condotto al di sopra della temperatura di cottura. Va lasciato a cuocere per circa 20-40 minuti, a seconda del tipo di prodotti che vengono inseriti al suo interno. In linea di massima, stiamo parlando di teste, lische e scarti dei pesci. Sono escluse le interiora, mentre alla soluzione finale è possibile aggiungere erbe aromatiche e spezie per dare al piatto quel pizzico di sapore in più.
Quali ingredienti utilizzare e quali no
Quali sono gli ingredienti che dovrebbero essere inseriti in un buon fumetto di pesce? E quali, invece, non vanno bene? Bisogna saper scegliere le lische giuste per dare forma a un piatto dal sapore inebriante.
I pesci bianchi sono quelli maggiormente consigliati. Il rombo e la sogliola sono sicuramente i migliori, mentre lo scorfano appare leggermente più rustico, anche se maggiormente saporito. Al tempo stesso, le parti residue del salmone dovrebbero essere evitate perché non garantiscono un buon gusto. Ad ogni modo, tutto dipende dalle preferenze di chi cucina la ricetta.
Alcuni piccoli segreti
Cos'altro si può fare per rendere il fumetto di pesce ancora più saporito? Una buona idea è quella di aromatizzarlo, aggiungendo della cipolla, del sedano, o magari del porro e del prezzemolo.
Sale e pepe sono fondamentali per creare un gusto saporito. Inoltre, se si ricerca un piatto più concentrato, è consigliabile rendere la cottura più lunga.