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09 Mag 2016 / Ricette

Cucinare con l'acqua di mare? Si può fare!

I cibi risultano migliori sia nel gusto che nella consistenza grazie all'azione dei sali dissociati dissolti in essa, che agevolano la cottura degli alimenti in generale, permettendo loro di mantenere inalterate caratteristiche preziose di gusto e tenerezza.

Sembrerebbe questa solo una capricciosa moda del momento, ma andando a ritroso nel tempo ci si accorge che sin dall'antichità gli uomini la utilizzavano al posto del sale nella preparazione delle pietanze. Se ne ha notizia dal Medioevo, periodo storico dove popolazioni europee collocate nella zona costiera dell'Adriatico ne facevano utilizzo per la preparazione di zuppe, pesci o carni, seguendo ricette documentate, alcune delle quali rinvenute durante gli scavi archeologici effettuati nell'antica Ostra Vetere in provincia di Ancona, riportanti alla luce insediamenti medievali da cui giunge sino a noi quanto segue:

"[…]Sei polpose cernie brune, dopo averle eviscerate e mondate, unisci a un sapiente trito di erbe aromatiche composto di aglio, origano, timo, salvia. Lasciale marinare insieme alle spezie per un tempo mediamente lungo in generosa acqua marina, dove poi verranno cotte[…]".

Insomma l'acqua di mare, dopo un lungo periodo nel dimenticatoio è tornata prepotentemente alla ribalta nell'era moderna, nelle nostre cucine, all'inarrestabile conquista dei palati più sensibili e sofisticati. Possiamo trovarne alcune marche in commercio proposte in comode buste di cartone patinato, pronte all'utilizzo. Tuttavia sorge spontanea una domanda: questo prezioso, salutare elemento, ha sempre medesime caratteristiche che lo rendono adatto all'uso culinario o vi sono sostanziali differenze nella composizione a suggerirne il preciso utilizzo?

Il sale contenuto nell'acqua di mare può variare

È bene sapere, prima di acquistarne per la cottura di alimenti che potrebbero risultare sin troppo saporiti, che fra i mari con salinità più elevata troviamo il Mediterraneo 38-39% e il Mar Rosso 40%. Decisamente insipida invece, è l'acqua del Mar Baltico con un vago 15% di salinità media, tendente decisamente allo scipito 5%.

Curiosando sull'acqua di mare

Contemplando il mare così vasto e meraviglioso, viene fra l'altro da chiedersi quanto sale contenga nella sua immensità. Ebbene, possiamo fare solo un calcolo approssimativo considerando che in circa un litro di tale liquido, sono presenti mediamente 35 grammi di sale.

Nel loro poetico incedere poi le onde del mare sono di diversa intensità, fatto che genera talora fenomeni singolari, come avviene nella penisola di Grenen in Danimarca dove le onde del Mar Baltico e del Mar del Nord, provenienti da direzioni diverse si incontrano, senza mai potersi mescolare.

Detto ciò non resta altro che provare a cucinare pietanze all'acqua di mare, purché la stessa sia microfiltrata e purificata da agenti patogeni, operazione che di sicuro ne lascerà intatta tutta la poesia.

 



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