È un atteggiamento ingegnosamente complesso quello dei pesci, grazie al quale, in modo placido e tranquillo, sopravvivono, vivono e si riproducono in ogni ambiente acquatico. Lo sintetizziamo con la sequenza delle 5 "C".
Concorrenza
I pesci riconoscono la concorrenza dei rivali, mostrando una tendenza a rifuggire dalle situazioni in cui la possibilità di approvvigionamento sia scarsa causa "sovraffollamento".
Un esempio è fornito dai "pesci spazzino" ghiotti del muco riccamente presente su particolari varietà di grandi pesci, che tollerano questa suzione solo se portata avanti da pochi esemplari, pena la fuga, quindi l'indisponibilità per tutti.
I pesci, "consapevoli" di questa "amara verità", vanno cercando muco in esemplari presso cui pochi si stiano approvvigionando.
Cooperazione
Passiamo alla seconda "C": la cooperazione, alla prima strettamente legata.
Se i pesci piccoli hanno bisogno dei grandi per soddisfare le loro esigenze nutrizionali, questi ultimi si offrono spontaneamente, sopportando i piccoli e fastidiosi morsi, per riceverne in cambio una salutare toilettatura.
Caccia
E di cooperazione si tratta anche quando alcune specie di pesci vanno a caccia.
È incredibile come due grandi predatori delle barriere coralline, le murene e le cernie, anziché competere per il cibo, semplicemente, si aiutino l'uno con l'altro.
Alternativamente, si mettono in "finta disposizione" per piccoli predatori che, dopo averli raggiunti, vengono divorati dall'esemplare cacciatore in carica, che da debita distanza si tiene pronto per l'agguato.
Consumato il lauto pasto, le parti si invertono, in una strategia di adattamento comportamentale di straordinario tatticismo oltre che puntuale efficacia.
Cibo
I pesci sono in grado di stabilire quale, tra le diverse possibilità di approvvigionamento di cibo, sia la più "fugace" e quale quella disponibile per un tempo maggiore, stabilendo, così, un ordine razionale nel suo consumo.
Un comportamento che l'essere umano sviluppa dopo l'età infantile.
Corpo
Ebbene sì: anche i pesci usano il corpo per comunicare.
Lo fanno per scambiare informazioni con gli esemplari della medesima specie, soprattutto nelle fasi di caccia e riproduzione, ed anche per mettere in fuga predatori minacciosi.