Paese che vai, tradizioni gastronomiche che trovi. Non è Puglia senza patate, riso e cozze: una ricetta dell’antica tradizione che nel corso del tempo ha subito variazioni sia nel nome che negli ingredienti.
Si sa! Il Salento è famoso per la sua cucina variegata e ricca di sapore e, grazie al mare che ne lambisce le coste, sulle sue tavole non manca mai il pesce, ottimo e sempre freschissimo.
Considerata un must, soprattutto nelle serate estive, la paella a base di pesce e frutti di mare è un piatto gustoso, piccante, speziato e ricco di sapore, l'ideale per mettere d'accordo tutti i commensali, soprattutto quelli dai palati più raffinati ed esigenti.
Le cozze sono molluschi bivalvi dalla conchiglia equivalve inequilaterale piuttosto grande e di colore nero con sfumature che tendono al viola: a seconda delle regioni d'Italia il loro nome varia da mitili, a muscoli e appunto cozze.
L'impepata di cozze è un delizioso e tradizionale piatto dell'Italia meridionale, tipico soprattutto del Salento.
Piatto molto versatile, adatto sia come antipasto accompagnato da bruschette aglio e olio che come seconda portata a base di pesce, l'impepata di cozze è molto facile da preparare.
Le cozze sono un genere di mollusco che si presta alla preparazione di numerosi piatti a base di pesce: dai primi, come i tradizionali spaghetti allo scoglio o i risotti alla pescatora, ai secondi, come le cozze gratinate o la classica impepata.
In molte località italiane affacciate sul mare cristallino è buona consuetudine degustare mitili crudi appena pescati accompagnati da un'abbondante spruzzata di succo di limoni freschi.
La frittata di cozze è un'ottima portata che può essere servita sia come antipasto, sia come secondo. Ideale per via della sua leggerezza, anche se un po' insolita, la frittata di cozze può essere preparata in circa 20 minuti utilizzando i seguenti ingredienti:
La tajedda rientra a pieno titolo tra i piatti tipici della gastronomia salentina: questo piatto prende il nome dal recipiente in cui veniva cotto, il tegame (tajedda appunto), ed era considerato un cibo povero perché fatto con gli avanzi che ognuno aveva in casa.